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Processo di sterilizzazione – fasi e procedure

processo di sterilizzazione

Le infezioni nelle strutture sanitarie rappresentano ancora oggi un importante fattore di rischio soprattutto per quei pazienti che si sottopongono a interventi diagnostici e/o terapeutici invasivi. Il processo di sterilizzazione dello strumentario chirurgico e dei dispositivi medici è uno dei momenti principali nella prevenzione e controllo delle infezioni. La sterilizzazione è un processo che si compone di singole fasi (dalla decontaminazione all’utilizzo) ed è importante eseguirla in modo corretto in ogni sua singola fase.

 

Le linee guida per la sterilizzazione dello strumentario chirurgico possono variare leggermente a seconda delle normative locali, delle pratiche ospedaliere e delle raccomandazioni professionali. Tuttavia, di seguito sono riportati alcuni punti generali che sono spesso inclusi nelle linee guida per la sterilizzazione:

  1. Utilizzo di Strumenti Sterilizzati: Tutti gli strumenti chirurgici devono essere sterilizzati prima dell’uso per garantire la sicurezza del paziente e prevenire le infezioni nosocomiali.

  2. Processi di Sterilizzazione Validati: I processi di sterilizzazione devono essere validati per garantire l’efficacia nel raggiungere la sterilità. Questo può includere l’uso di autoclavi a vapore, gas chimici, gas plasma, ecc.

  3. Pulizia e Pretrattamento: Gli strumenti devono essere accuratamente puliti e pretrattati per rimuovere qualsiasi materiale biologico o contaminante prima della sterilizzazione.

  4. Monitoraggio dei Processi di Sterilizzazione: Devono essere utilizzati indicatori fisici, chimici e biologici per monitorare e verificare l’efficacia dei processi di sterilizzazione.

  5. Confezionamento Adeguato: Gli strumenti sterilizzati devono essere confezionati in modo appropriato per garantire la sterilità fino all’uso. Questo può includere l’uso di confezioni a tenuta di umidità e microbiche.

  6. Archiviazione e Manipolazione Sicura: Gli strumenti sterilizzati devono essere archiviati e manipolati in modo sicuro per evitare la contaminazione prima dell’uso.

  7. Formazione del Personale: Il personale responsabile della sterilizzazione e della manipolazione degli strumenti deve ricevere una formazione adeguata sulle procedure di sterilizzazione e sulle pratiche di sicurezza.

  8. Manutenzione e Controllo della Qualità: Gli autoclavi e altri dispositivi utilizzati per la sterilizzazione devono essere soggetti a manutenzione regolare e controllo della qualità per garantire il loro corretto funzionamento.

  9. Monitoraggio della Sterilità: Devono essere effettuati test di sterilità regolari sugli strumenti sterilizzati per confermare la loro sterilità prima dell’uso.

  10. Documentazione Completa: Deve essere mantenuta una documentazione completa di tutte le fasi del processo di sterilizzazione, compresi i risultati dei test di sterilità, per garantire la tracciabilità e la conformità normativa.

Queste linee guida sono fondamentali per garantire la sicurezza dei pazienti e il successo delle procedure chirurgiche. È importante che le istituzioni sanitarie adottino e rispettino rigorosamente tali protocolli.

Processo di sterilizzazione

“Solo attraverso un approccio completo e professionale alla sterilizzazione degli strumenti chirurgici è possibile garantire la massima sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari.”

ciclo sterilizzazione

Fasi processo

  • Pretrattamento:

    Utile quando lo strumentario sporco non deve essere pulito a breve, questo ritardo provoca l’incrostazione della carica organica rendendo difficoltoso il processo di lavaggio e possono formarsi segni di corrosione.
  • Decontaminazione:

    La decontaminazione dello strumentario chirurgico è un processo essenziale per garantire la sicurezza degli operatori durante il processo di lavaggio. Consiste nel rimuovere o distruggere agenti patogeni come batteri, virus e funghi dallo strumentario chirurgico prima che venga a contatto con gli operatori.

  • Lavaggio:

    Utilizzo di detergenti enzimatici specifici e acqua per rimuovere sporco, grasso e residui organici.La pulizia può essere manuale o automatizzata tramite vasche ad ultrasuoni o macchine lavastrumenti.
  1.  
  • Risciacquo:

    Rimozione dei residui di detergenti e sporco attraverso abbondante acqua pulita.
  • Asciugatura:

    Eliminazione dell’umidità dagli strumenti può essere effettuata tramite asciugatura ad aria compressa o asciugatura con panni puliti.
  • Ispezione:

    Controllo visivo per individuare eventuali danni o contaminazioni residui sugli strumenti. Eventuali strumenti danneggiati devono essere riparati o scartati.
  • Confezionamento:

    Avvolgimento o inserimento degli strumenti sterilizzati in confezioni o contenitori appropriati. L’uso di confezioni a tenuta di umidità e microbiche è comune per mantenere la sterilità.
  • Sterilizzazione:

    Utilizzo di un metodo appropriato per uccidere tutti i microrganismi presenti sugli strumenti. Comuni metodi di sterilizzazione includono autoclavi a vapore, sterilizzazione chimica, gas plasma, ecc.
  • Monitoraggio della sterilizzazione:

    Verifica dell’efficacia del processo di sterilizzazione attraverso test di sterilizzazione periodici. Questi test possono includere indicatori biologici, chimici e fisici.
  • Archiviazione:

    Conservazione degli strumenti sterilizzati in ambienti puliti e asciutti fino al momento dell’uso. L’archiviazione dovrebbe essere fatta in modo da proteggere gli strumenti dalla contaminazione.
  • Tracciabilità e documentazione:

    Registrazione dettagliata di tutte le fasi del processo di sterilizzazione per garantire la tracciabilità e la conformità normativa. Include informazioni come l’identificazione degli strumenti, il tipo di sterilizzazione utilizzato, le date e i risultati dei test di sterilizzazione, devono essere utilizzati indicatori fisici, chimici e biologici per monitorare e verificare l’efficacia dei processi di sterilizzazione.

Quali prodotti utilizzare?

  • Pretrattamento:

    Per prevenire l’essiccamento e l’incrostazione dei residui organici quando intercorre un lasso di tempo tra l’uso dello strumentario e la decontaminazione è particolarmente consigliato l’utilizzo di una schiuma pretrattante
  • Decontaminazione:

    Per la decontaminazione consigliamo l’utilizzo di un disinfettante a base di miscela con acido peracetico in quanto è compatibile con molti materiali utilizzati negli strumenti chirurgici, inclusi acciaio inossidabile, vetro, plastica, gomma ed endoscopi sensibili al calore, questo lo rende adatto per la disinfezione di una vasta gamma di strumenti medici senza danneggiarli. È efficace contro una vasta gamma di microrganismi patogeni, compresi batteri Gram-positivi e Gram-negativi, virus enveloped (come l’HIV e l’epatite B e C), virus non-enveloped (come l’adenovirus e il norovirus), funghi e spore batteriche. Rispetto ad altri agenti disinfettanti, l’acido peracetico ha una rapida azione antimicrobica, di norma bastano 5 minuti. Dopo il suo utilizzo e la successiva rimozione, l’acido peracetico non lascia residui tossici sugli strumenti chirurgici.
  • Lavaggio:

    Per un lavaggio completo ed efficace è necessario l’utilizzo di un detergente multi-enzimatico, questi detergenti contengono una combinazione di diversi tipi di enzimi, ciascuno dei quali è efficace nel rimuovere specifici tipi di macchie o residui organici. Gli enzimi più comuni utilizzati includono proteasi (per rimuovere residui proteici), amilasi (per rimuovere residui di amido) e lipasi (per rimuovere residui di grasso o olio).
  • Risciacquo:

    Rimozione dei residui di detergenti e sporco attraverso abbondante acqua pulita.
  • Asciugatura:

    Eliminazione dell’umidità dagli strumenti può essere effettuata tramite asciugatura ad aria compressa o asciugatura con panni puliti.
  • Ispezione:

    Controllo visivo per individuare eventuali danni o contaminazioni residui sugli strumenti. Eventuali strumenti danneggiati devono essere riparati o scartati. In questa fase si può procede anche con la lubrificazione dello strumentario, viene generalmente eseguita utilizzando lubrificanti appositamente formulati che sono compatibili con i materiali degli strumenti e che non interferiscono con il processo di sterilizzazione. La lubrificazione protegge gli strumenti da agenti corrosivi, facilita il funzionamento, prolunga la vita dello strumento e facilita la pulizia.
  • Confezionamento:

    Avvolgimento o inserimento degli strumenti sterilizzati in confezioni o contenitori appropriati. L’uso di confezioni a tenuta di umidità e microbiche è comune per mantenere la sterilità.
  • Sterilizzazione:

    Utilizzo di un metodo appropriato per uccidere tutti i microrganismi presenti sugli strumenti. Comuni metodi di sterilizzazione includono autoclavi a vapore, sterilizzazione chimica, gas plasma, ecc.
  • Monitoraggio della sterilizzazione:

    Verifica dell’efficacia del processo di sterilizzazione attraverso test di sterilizzazione periodici. Questi test possono includere indicatori biologici, chimici e fisici.
  • Archiviazione:

    Conservazione degli strumenti sterilizzati in ambienti puliti e asciutti fino al momento dell’uso. L’archiviazione dovrebbe essere fatta in modo da proteggere gli strumenti dalla contaminazione.
  • Tracciabilità e documentazione:

    Registrazione dettagliata di tutte le fasi del processo di sterilizzazione per garantire la tracciabilità e la conformità normativa. Include informazioni come l’identificazione degli strumenti, il tipo di sterilizzazione utilizzato, le date e i risultati dei test di sterilizzazione, devono essere utilizzati indicatori fisici, chimici e biologici per monitorare e verificare l’efficacia dei processi di sterilizzazione.

 

APPROFONDIMENTO TEST DI CONTROLLO, TRACCIABILITA’ E ARCHIVIZIONE.

  • Test Bowie & Dick:

    E’ un tipo specifico di test di controllo della sterilizzazione utilizzato per valutare l’efficacia del processo di sterilizzazione a vapore all’interno degli autoclavi. Questo test è particolarmente importante per garantire che il vapore sia distribuito uniformemente all’interno della camera di sterilizzazione e che non ci siano problemi di penetrazione del vapore. Eseguire il test quotidianamente o ad ogni qualvolta si utilizza l’autoclave a vapore, ricordiamo che il test viene effettuato senza carico da sterilizzare.
  • Indicatori Biologici in fiale:

    Questi indicatori forniscono un metodo diretto per verificare se gli agenti patogeni presenti sugli strumenti o sulle superfici sono stati effettivamente uccisi durante il processo di sterilizzazione. Le fiale biologiche contengono un coltura di microrganismi resistenti al processo di sterilizzazione, di solito spore batteriche di organismi come il Bacillus stearothermophilus, Questi microrganismi sono noti per essere più resistenti al calore e al vapore, quindi la loro distruzione indica che il processo di sterilizzazione è stato efficace. E’ un test periodico da effettuare almeno una volta al mese o quando bisogna sterilizzare strumenti chirurgici critici o dispositivi quali impianti e protesi, le fiale biologiche vengono posizionate all’interno dell’autoclave di sterilizzazione insieme agli strumenti da sterilizzare. Le fiale devono essere posizionate in modo che siano esposte al processo di sterilizzazione in modo simile agli strumenti. Dopo il ciclo di sterilizzazione, le fiale biologiche vengono rimosse dall’autoclave e incubate in condizioni appropriate per un periodo di tempo specificato. Durante l’incubazione, se i microrganismi presenti all’interno delle fiale sono stati uccisi dal processo di sterilizzazione, non vi sarà crescita batterica.

  • Indicatori chimici di classe 5 e 6:

    Gli indicatori chimici di classe 5 e 6 sono utilizzati per il monitoraggio dei processi di sterilizzazione, questi indicatori forniscono informazioni sulla temperatura, sulla durata del ciclo e pressione del vapore all’interno dell’autoclave, aiutando a garantire che siano stati raggiunti i parametri necessari per la distruzione dei microrganismi patogeni. Questi indicatori reagiscono ai cambiamenti del processo, passando attraverso una serie di transizioni di colore per indicare che sono state raggiunti tutti i parametri necessari per la sterilizzazione. Forniscono un controllo visivo e rappresentano un metodo semplice e accurato per verificare le giuste condizioni critiche in un ciclo di sterilizzazione a vapore. Gli indicatori chimici vengono inseriti nelle confezioni o nelle cassette degli strumenti da sterilizzare, dopo il ciclo di sterilizzazione, gli indicatori chimici devono essere esaminati per determinare se è avvenuto un cambiamento. È importante documentare i risultati degli indicatori chimici per la sterilizzazione come parte del registro del processo di sterilizzazione e sono un componente importante di un programma di controllo di qualità completo. Tuttavia, è importante ricordare che gli indicatori chimici forniscono solo un controllo visivo delle condizioni del ciclo di sterilizzazione e non confermano direttamente la sterilità degli oggetti. Altri test, come gli indicatori biologici e i test Bowie-Dick, possono essere utilizzati per confermare la sterilità. E’ importante ricordare che in caso di esito negativo del test di non rilasciare gli strumenti sterilizzati , ma di procedere ad un nuovo ciclo di sterilizzazione, in caso di conferma di esito negativo è consigliabile un controllo del funzionamento dell’autoclave e dei test chimici di controllo.

  • Helix test:

    Per i corpi cavi, come strumenti chirurgici che presentano l’interno vuoto, il test Helix può essere eseguito in modo specifico per assicurare che il processo di sterilizzazione sia efficace anche all’interno di tali strutture. L’autoclave viene avviato utilizzando il ciclo di sterilizzazione appropriato, durante questo processo, il vapore viene generato e le temperature elevate vengono mantenute per un periodo di tempo specificato, che deve essere sufficiente per penetrare all’interno dei corpi cavi e distruggere i microrganismi presenti, l’helix test appunto, simula uno strumento con corpo cavo, il vapore generato una volta raggiunto la parte estrema del test helix, a contatto con l’indicatore chimico o biologico indicherà se la funzione meccanica della sterilizzatrice è avvenuta con esito positivo. Questo tipo di test è fondamentale per garantire che anche le parti interne dei corpi cavi siano adeguatamente sterilizzate e che l’intero processo di sterilizzazione sia affidabile e sicuro. 
  • Etichette per l’archiviazione e la registrazione dei dati:

    Per l’archiviazione e la registrazione dei dati nella sterilizzazione, l’uso di etichette è essenziale per garantire una tracciabilità accurata e una gestione efficace delle informazioni. Le etichette dovrebbero includere informazioni chiare, come il nome o le iniziale dell’operatore, il numero del ciclo e/o lotto di sterilizzazione, data di sterilizzazione e data di scadenza e qualsiasi altra informazione rilevante per identificare gli oggetti sterilizzati, inoltre, le etichette con indicatore di viraggio aiutano a garantire che gli strumenti siano facilmente identificabili dopo la sterilizzazione. Assicurarsi di seguire le linee guida e le procedure interne della struttura sanitaria o del laboratorio per l’etichettatura e la registrazione dei dati nella sterilizzazione, al fine di garantire la conformità normativa e la sicurezza degli strumenti sterilizzati. Se i dati relativi alla sterilizzazione non sono registrati in modo accurato o se non sono conservati adeguatamente, la struttura potrebbe essere ritenuta responsabile per eventuali danni causati a pazienti o operatori sanitari a causa di strumenti non sterilizzati in modo corretto. Violazioni: La mancata conformità alle normative in materia di sterilizzazione, inclusa la corretta registrazione dei dati, può portare a violazioni delle leggi e dei regolamenti sanitari locali, nazionali o internazionali. Queste violazioni possono comportare multe, sanzioni o chiusure temporanee o permanenti della struttura sanitaria o del laboratorio. Rischio di cause legali: Se un paziente subisce un’infezione o danni a seguito dell’uso di strumenti non sterilizzati in modo corretto, potrebbe intraprendere azioni legali contro la struttura sanitaria o il laboratorio. La registrazione accurata dei dati di sterilizzazione può essere un elemento cruciale nella difesa legale contro tali accuse.
  • Sterilizzazione a Gas plasma:

    L’approfondimento è stato stilato per i prodotti che verranno sterilizzati con autoclave a vapore, le stesse procedure dovranno essere eseguite con la sterilizzazione al gas plasma, ad eccezione dei prodotti da utilizzare in quanto questi devono essere compatibili per questo tipo di sterilizzazione..

 

 

La nostra azienda da anni fornisce supporto e prodotti alle strutture sanitarie con una serie di articoli all’avanguardia e di alta qualità che soddisfano in modo efficace e sicuro tutte le singole fasi del processo di sterilizzazione.

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